Due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite in un attacco missilistico e con droni lanciato stanotte su Kiev dalle forze russe, secondo quanto riportano le autorità locali citate dai media ucraini. I detriti dei droni russi hanno colpito diversi edifici residenziali nei quartieri di Dnipro, Shevchenkivskyi e Sviatoshynskyi della capitale. Nel distretto di Shevchenkivskyi sono stati rinvenuti i corpi di due persone dopo che un drone ha colpito un edificio di cinque piani, secondo quanto riportato dal Servizio di emergenza statale ucraino.
Anche la Russia è stata colpita. Altri nove droni ucraini sono stati abbattuti sulla regione di Mosca la scorsa notte, secondo quanto riferito dal sindaco Serghei Sobyanin, citato dalla Tass. Gli ultimi attacchi fanno seguito ai 27 velivoli senza pilota lanciati dalle forze ucraine verso la capitale nelle 24 ore precedenti, anch’essi intercettati secondo le autorità russe. La compagnia aerea Aeroflot ha cancellato oltre cento voli in partenza o in arrivo a Mosca nelle ultime ore a causa dei nuovi attacchi di droni ucraini. In particolare, sono stati soppressi 52 collegamenti in partenza dalla capitale e 54 in arrivo. Lo annuncia la compagnia, citata dall’agenzia Interfax. Altri 140 voli hanno subito ritardi. Altre compagnie russe, comprese Pobeda e S7, hanno segnalato cancellazioni di voli a causa delle restrizioni al traffico.
Intanto Donald Trump, parlando nello Studio Ovale in occasione del giuramento del suo inviato speciale, ha detto che nel corso delle sue visite in Russia Steve Witkoff ha fatto “molti progressi”. Ha poi detto che “Non è il momento buono ora” di riammettere la Russia nel G7. La “colpa” dell’esclusione di Mosca dall’allora G8 è di “Obama e Trudeau”, ha sostenuto Trump. “Se la Russia fosse stata dentro, forse non ci sarebbe stata una guerra mortale”, ha detto il presidente.
L’inviato speciale Usa Keith Kellogg in un’intervista a Fox News ha detto che l’Ucraina vorrebbe stabilire una zona smilitarizzata di 30 km lungo la linea di contatto con la Russia nelle trattative di cessate-il-fuoco.
“Gli ucraini sono disposti a un ’congelamento sul posto’, o come io la chiamo un ’cessate il fuoco sul posto, e sono pronti a istituire una zona demilitarizzata”, ha detto Kellogg. “Quello che hanno proposto è: ’Facciamo un passo indietro di 15 chilometri. Voi allontanatevi di 15 chilometri’. Otteniamo così una zona di 30 chilometri, che può essere effettivamente sorvegliata, e si può verificare”, ha detto Kellogg a Fox News.