Il tecnico dell’Arsenal, sconfitto in Champions dall’Inter, sbotta in tv per gli episodi da moviola che a suo dire hanno deciso il risultato. Calvarese su Amazon: “È molto più rigore di quello di Di Gregorio in Udinese-Juve”.

Mikel Arteta non riesce a darsi pace sia per il rigore concesso all’Inter sia per il penalty non assegnato all’Arsenal. E sbotta, chiedendosi come sia possibile non assegnare un tiro dal dischetto per quel pugno di Sommer al suo calciatore. In conferenza non usa giri di parole per commentare negativamente la prestazione dell’arbitro Kovacs (e, implicitamente, anche per gli ufficiali al Var) nella partita di Champions persa (1-0) a San Siro: “Ci sono decisioni che hanno condizionato il risultato”.

Protagonista dei due episodi da moviola a cui fa riferimento è sempre Mikel Merino, che in occasione della massima punizione data ai nerazzurri ha la sfortuna di trovarsi sulla traiettoria della carambola che agevola Taremi (sua la deviazione su palla messa in area da Calhanoglu su punizione). Non c’è intenzionalità da parte del calciatore dei Gunners ma il braccio largo che aumenta il volume del corpo induce il direttore di gara ad assegnare comunque il rigore.

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“C’è stata una deviazione… non un tiro. E Merino non poteva fare niente per evitare la palla – le parole di Arteta – perché era a distanza ravvicinata e hanno deciso di dare il rigore. Ma se quello è rigore c’è anche il rigore al mille per cento di Sommer per un pugno in testa preso dallo stesso Merino”.

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Cosa è successo nel caso di Sommer e perché il Var non è intervenuto? Alla seconda domanda c’è una risposta immediata: ha lasciato che a prevalere fosse la decisione di campo. Quanto alla prima, la dinamica dell’azione ha sollevato molte perplessità sul tempo dell’uscita del portiere svizzero e sul contatto con l’avversario.

Martinelli effettua un cross verso l’area di rigore dell’Inter: Merino stacca per tentare la deviazione di testa, Sommer prova ad anticiparlo e a respingere con i pugni. Ma qualcosa va storto, il suo intervento non è pieno o, almeno, così netto sulla palla (che sembra solo sfiorare) mentre prende in pieno l’avversario. Il centrocampista dell’Arsenal resta a terra dolorante per qualche secondo ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per decretare la massima punizione e dalla cabina di regia assecondano la valutazione del direttore di gara.

L’ex arbitro Giampaolo Calvarese non è del tutto convinto della decisione presa e, nell’analizzare alla moviola di Amazon Prime la situazione ammette che il “rigore poteva starci” e spiega perché: “Su un cross cercano di arrivare la palla Merino e Sommer. Le immagini non sono chiare né molte, ma sembra che Merino arrivi leggermente prima e poi Sommer prende il suo viso. Sfiora però anche la palla e questo lo salva dal Var. Questo è molto più rigore di quello di Di Gregorio in Udinese-Juve”.

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