Arriva Gemini 2.0 e promette di aiutarci ancora di più nella nostra vita, lavoro, “grazie ai nuovi progressi nella multimodalità, come l’output nativo di immagini e audio, e all’uso nativo degli strumenti, ci consentirà di costruire nuovi agenti AI che ci avvicineranno alla nostra visione di un assistente universale”, dice Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet (Google) presentando la nuova versione del modello di IA. IlSole24Ore ha partecipato, con una 70ina di altri giornalisti internazionali, alla presentazione del modello e di altre funzioni sperimentali.
Gemini 2.0
«Oggi stiamo mettendo la versione 2.0 nelle mani di sviluppatori e tester fidati. E stiamo lavorando rapidamente per inserirlo nei nostri prodotti, in primis Gemini (l’assistenza vocale, ndr) e Search”, continua Pichai. «Da oggi il modello sperimentale Gemini 2.0 Flash sarà disponibile per tutti gli utenti Gemini. Stiamo anche lanciando una nuova funzione chiamata Deep Research, che utilizza capacità avanzate di ragionamento e di contesto lungo per agire come un assistente di ricerca, esplorando argomenti complessi e compilando rapporti per conto dell’utente. È disponibile da oggi in Gemini Advanced», riassume il manager.
Sul cosiddetto reasoning tanti sono al lavoro: qualche giorno fa OpenAi ha lanciato la versione definitiva del modello Gpt 01 centrato su queste capacità, per risolvere problemi complessi.
C’è una notizia anche in ambito del search, che Google promette di rivoluzionare nel 2024, per rispondere all’avanzata di motori di ricerca alternativi dotati di IA (Bing, Chatgpt) e alla sua perdita di quote di mercato.
Alphabet introduce le capacità di ragionamento avanzato di Gemini 2.0 nelle Schede AI del suo motore di ricerca, “per affrontare argomenti più complessi e domande in più fasi, tra cui equazioni matematiche avanzate, query multimodali e codifica. Questa settimana abbiamo avviato una fase di test limitata e all’inizio del prossimo anno la distribuiremo in modo più ampio”. Com’è noto l’AI di Google non c’è ancora nella search in Europa, ma l’assenza durerà poco: “nel corso del prossimo anno continueremo a portare le panoramiche sull’intelligenza artificiale in altri Paesi e in altre lingue”, dice Pichai.