14 Dicembre 2024
8:00
Scrivere la letterina a Babbo Natale non è solo un esercizio di scrittura ma un momento importante per la relazione tra genitore e figlio ed educativo per i più piccoli che sviluppano così il pensiero magico.
Intervista a Francesca Antonacci
professoressa ordinaria di Pedagogia dell’Università degli Studi Milano Bicocca
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Una delle attività che spesso coinvolge l’intera famiglia con l’arrivo delle feste è la scrittura della letterina a Babbo Natale. Si tratta di una vera e propria tradizione natalizia per la quale i più piccoli stilano una lista dei desideri, che può essere decorata dando libero sfogo alla fantasia e che insegna loro l’importanza di sperare, credere nella magia delle feste e anche di condividere.
La professoressa di pedagogia Francesca Antonacci, presso l’Università degli Studi Milano Bicocca, ha spiegato a noi di Fanpage.it i benefici dell’elenco di sogni che i più piccoli indirizzano al Polo Nord: “La letterina è un momento educativo importante, che permette ai bimbi di credere nella magia e nel futuro, fondamentale anche per la relazione tra i genitori e i figli, credo che bisognerebbe scriverla per tutta la vita“.
Francesca Antonacci (Professoressa di Pedagogia presso l’Università degli Studi Milano Bicocca)
Perché é importante per i bambini scrivere la letterina a Babbo Natale?
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La letterina di Babbo Natale è molto importante per mantenere vivo il desiderio nei bambini, infatti permette loro di immaginare ciò che vorrebbero, meccanismo che da avvio al processo del sogno, fondamentale per la loro vita. Sognare qualcosa che non hanno ancora tra le mani insegna infatti ai bambini ad immaginare il futuro come un orizzonte di possibilità, non solo come qualcosa di già definito.
C’è una differenza tra i benefici di quando il bimbo detta i suoi desideri ai genitori, e quelli di quando impara a scrivere e stila la lista dei desideri in autonomia?
Suggerirei di cogliere il momento della scrittura della letterina di Babbo Natale come un momento di relazione tra genitori e bambino, sempre, anche quando il bambino ha imparato a scrivere da solo. Per vivere il momento della scrittura della letterina come un momento importante per la relazione, è essenziale pensare insieme al foglio su cui scrivere la letterina, ai modi creativi con cui realizzarla e poi insieme imbucarla e vederla sparire.
Quali sono i benefici della letterina nel rapporto genitore figli?
Può essere un momento in cui genitori e figli possono discutere dei desideri, senza semplicemente elencare i giocattoli che si desiderano. È infatti importante stimolare i bambini con domande per riflettere sull’importanza dei desideri, chiedendo loro perché vogliono un giocattolo invece che un altro, con chi immaginano di giocarci, dove lo vogliono mettere in casa. Così quella che sembra essere una lista di giocattoli diventa uno strumento relazionale ed educativo.
Ci sono dei benefici anche nello scrivere la letterina insieme ai propri fratelli?
Certo la letterina può essere uno strumento di relazione anche tra loro, possono dirsi che uno scrive sulla propria letterina un desiderio per entrambi, così imparano a condividere e a pensare ai giocattoli come a strumenti per divertirsi insieme. Se uno dei due fratelli poi, per esempio, è già venuto a conoscenza del fatto che Babbo Natale non esiste, bisogna coinvolgerlo nel reggere il gioco al fratellino, così che anche il piccolo di casa possa continuare a vivere la magia vissuta da lui.
Serve che i bambini ricevano una risposta da Babbo Natale alla loro letterina?
No, questo è esagerato. Basta appendere da qualche parte nella casa la letterina o imbucarla, farla sparire nella notte e poi far comparire i doni il giorno di Natale. Questo basta al bambino per creare il suo mondo magico senza che venga falsificata la calligrafia di Babbo Natale per esempio, cosa di cui tra l’altro i bimbi, facendo mille domande, si accorgono immediatamente.
La letterina a Babbo Natale può essere intesa come un momento di esercizio di scrittura?
No, questo no. La letterina a Babbo Natale non deve c’entrare con la scuola, con la valutazione o la performatività del bimbo. Deve essere un momento libero, di pura relazione genitore e figlio, non mediato dalla prestazione.
Fa bene ai bambini di tutte le età?
Sì, i bambini devono poterla scrivere da tutte le età e per tutta la vita. Anche da adulti non sarebbe male mettersi a scriverla, permetterebbe di ragionare su temi importanti.