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Notiziario

Mentre infuriano le polemiche nella maggioranza tra Forza Italia e la Lega dopo gli sgambetti al Senato nelle votazioni sul decreto fiscale, si viene a sapere che la premier Giorgia Meloni è stata ieri 27 novembre al Quirinale per un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La notizia circolata in ambienti parlamentari è stata confermata all’Ansa dal Quirinale che ha definito l’incontro “cordiale e collaborativo”.

Fonti di Palazzo Chigi: nel pranzo Mattarella-Meloni discusso di manovra e Ue

Il pranzo di ieri tra il presidente della Repubblica e la presidente del Consiglio era «programmato da almeno una settimana» e non è stato quindi un incontro «a sorpresa». È quanto viene sottolineato da fonti di Palazzo Chigi. «Sono pranzi che hanno fatto molto spesso da quando Meloni è premier e che sono quasi “automatici” quando ci sono missioni all’estero di rilievo, in questo caso la visita in Cina del presidente della Repubblica, il G20 e la missione in Argentina per Meloni», assicurano le stesse fonti, precisando che «Mattarella quando tornò dalla Cina aveva sentito la presidente del Consiglio e organizzato per ieri questo pranzo». «Non c’entrano assolutamente nulla le fibrillazioni che ci sono state ieri in Parlamento», viene rimarcato spiegando che in altre occasioni l’incontro al Colle era rimasto coperto da riserbo mentre stavolta è trapelato. Tra i temi affrontati da Mattarella e da Meloni «i viaggi internazionali, la manovra, ed è stato poi fatto un excursus sull’Europa» dopo l’ok alla Commissione Ue con la nomina di Raffaele Fitto a vice presidente esecutivo.

Forza Italia: «La Lega si dia una calmata, Salvini fa il paraculetto»

«Non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise». Con queste parole Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani.it, parla delle ultime tensioni nel governo e nella maggioranza soprattutto con la Lega. Però proprio i leghisti dicono che lo Ius Scholae che Forza Italia ha proposto non è nel programma di governo… “Falso. Al punto sei del programma elettorale con il quale abbiamo vinto le elezioni nel 2022 c’è il principio generale di una migliore integrazione degli stranieri regolari in Italia. Ed è proprio la nostra proposta che abbiamo chiamato Ius Italiae. Poi Salvini, passatemi il termine, fa un po’ il “paraculetto” e dice che nel programma c’è anche la riduzione della pressione fiscale per difendere l’emendamento bocciato sul canone Rai. Ma quella mancetta di 0,50 euro a cittadino che avremmo regalato anche ai super-ricchi sarebbe costata 450 milioni di euro agli altri contribuenti. Noi diciamo invece di usare quelle risorse per ampliare la platea delle persone che potranno beneficiare della riduzione dell’Irpef, per eliminare la sugar tax o per aumentare le pensioni minime. Tutti obiettivi condivisi e scritti nel programma di governo”.

La polemica sul canone Rai

In molti nella Lega, pur senza dichiararlo, pensano che Forza Italia abbia votato contro il taglio del canone Rai per difendere Mediaset e i figli di Berlusconi… «Falso anche questo. La Lega con il suo emendamento non proponeva di abbassare o aumentare il tetto pubblicitario della Rai ma di tagliare il canone, non c’entra assolutamente niente. E comunque l’aumento del tetto pubblicitario per la Rai non danneggerebbe Mediaset ma tutto il sistema editoriale italiano. Anzi forse Mediaset meno di tutti. Chi dice queste cose è solo perché vuole confondere le carte e tentare di buttare la palla in tribuna. La Lega voleva far risparmiare 50 centesimi al mese a persona creando un buco di 450 milioni alla Rai che poi sarebbe dovuto essere risanato dallo Stato altrimenti la tv pubblica sarebbe fallita. Pensiamo solo che la sugar tax vale 250 milioni di euro e sta terrorizzando l’intero sistema produttivo italiano di quel settore. Usiamo i soldi per le priorità e tra queste non c’è certo l’abolizione del canone Rai”. Un messaggio alla Lega? “Si dia una calmata, abbassi i toni e torniamo a parlarci di più”, conclude Nevi.

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