La notizia è piuttosto importante, anzi potrebbe davvero cambiare le sorti di Luna Rossa, la sfida italiana per la prossima Coppa America in programma a Napoli per il 2027. In realtà formalmente la sfida non è ancora stata presentata dal Royal New Zealand Yacht Squadron, ma viste le grandi, anzi grandissime manovre in corso sembra proprio sicuro che appena arriva un “Protocollo” ci sarà l’ottava sfida del team di Patrizio Bertelli. È su questo documento – che regolerà lo svolgimento delle regate – che si discute molto tra il defender Grant Dalton e gli sfidanti che hanno acceso diverse polemiche, ma come al solito finirà tutto a tarallucci e vino: la Coppa è troppo necessaria ai velisti professionisti per spegnere lo spettacolo. Anzi, il loro desiderio di trasformarla in un circuito permanente è in qualche modo contro la sua natura e leggenda.
Peter Burling è stato considerato per anni un vero golden boy, un ragazzo in grado di trasformare tutto quello che tocca in oro. Due mesi fa era arrivata la notizia del divorzio da Team New Zealand: Grant Dalton non ha mai pagato molto l’equipaggio e questo è sempre stato un tema. Facile pensare, senza essere dietrologi professionisti, che dietro questa scelta di passare al team italiano ci sia anche un interessante ritorno economico. Qualcosa di simile era successo nel 2003 quando Ernesto Bertarelli aveva assunto a suon di dobloni d’oro Russel Coutts e i suoi fedelissimi per vincere la Coppa al primo tentativo. In Nuova Zelanda non l’avevano presa bene ma esiste una differenza: allora si correva a Auckland e nel quotidiano l’equipaggio traditore era sempre a contatto con i tifosi. A Napoli non sarà così. Anzi, facile pensare che Peter diventerà rapidamente uno di famiglia.
Peter “Pistol” Burling è tanto bravo: il suo curriculum parla chiaro. Vincitore di tre medaglie olimpiche (oro a Rio 2016 e argento a Londra 2012 e Tokio 2021) e sei campionati mondiali nella classe 49er, e di tre edizioni consecutive di America’s Cup a iniziare dal 2017 a Bermuda quando ha battuto Oracle portando per la seconda volta nella storia la Coppa a Auckland. Cosa potrà fare Peter? Difficile che possa salire in barca al timone in regata per le nuove regole di nazionalità Ma le su doti non sono solo quelle di far correre la barca. Peter è ingegnere, come lo è Russell Coutts, e conosce tutto lo sviluppo della barca e le tecnologie legate al foiling, porta con sé un incredibile bagaglio di esperienza, non solo sul piano sportivo e velico, ma anche sotto il profilo tecnico.
«Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Peter Burling» – ha dichiarato Max Sirena, CEO di Luna Rossa. «Peter è stato a lungo nostro avversario e in questi anni abbiamo avuto modo di apprezzarne sia lo straordinario talento velico, sia la correttezza e la sportività in competizione. Sebbene il suo ruolo esatto non sia ancora definito, farà certamente parte del sailing team, rinforzando la leadership del core group di Luna Rossa, e contribuirà anche in altre aree chiave dello sviluppo. Peter apporta un grande valore sportivo, tecnico e umano e siamo certi che la sua presenza darà una spinta importante a tutto il team, infondendo nuova energia, esperienza e determinazione in vista della sfida che abbiamo davanti».
«Sono davvero orgoglioso di entrare a far parte di Luna Rossa per la 38^ America’s Cup», ha detto Peter Burling. «Regatare contro questo team iconico è sempre stato elettrizzante e avere oggi l’opportunità di farne parte è un vero onore. L’innovazione e la determinazione che Luna Rossa porta in Coppa America mi hanno sempre ispirato. Ringrazio tutti per la calorosa accoglienza ricevuta e non vedo l’ora di lavorare insieme a un team di altissimo livello come questo e di dare il massimo per contribuire a conquistare la prima Coppa America per Luna Rossa».