Un team di ricerca internazionale ha determinato che consumare olio di oliva ogni giorno è associato a un rischio ridotto di morte per demenza di circa il 30 percento. Lo studio conferma gli enormi benefici sulla salute della dieta mediterranea. Ecco quanto mangiarne per proteggersi dall’Alzheimer e altre forme di demenza.

Un nuovo studio ha determinato che consumare un cucchiaio di olio di oliva al giorno può abbattere quasi del 30 percento il rischio di morte per demenza, la cui forma più comune è il morbo di Alzheimer. Si tratta dell’ennesima ricerca a evidenziare i significativi benefici di questo delizioso alimento al centro della dieta mediterranea, patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO a partire dal 2010. I vantaggi per la salute sono legati alle preziose sostanze contenute nell’olio di oliva, tra le quali figurano antiossidanti in grado di ridurre il rischio di malattie croniche, grassi monoinsaturi salubri e composti antinfiammatori. Ora sappiamo che condire un’insalata con un cucchiaio di olio di oliva potrebbe aiutarci ad “allontanare” non solo colesterolo alto, diabete di tipo 2, cancro e malattie cardiache, ma anche le conseguenze più nefaste della demenza, un insieme di patologie neurodegenerative associate a declino cognitivo, difficoltà motorie, problemi di orientamento, nel linguaggio e nella memoria.

A determinare che un cucchiaio di olio di oliva può abbattere del 28 percento il rischio di morte per demenza è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati statunitensi della Scuola di Salute Pubblica TH Chan dell’Università di Harvard, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di vari istituti. Tra quelli coinvolti la Scuola di medicina dell’Università di Zhejiang (Cina), la Facoltà di scienze mediche e sanitarie dell’Università di Copenaghen (Danimarca), il Dipartimento di Medicina del Brigham and Women’s Hospital (Stati Uniti) e altri. I ricercatori, coordinati dalla professoressa Anne-Julie Tessier, docente presso il Dipartimento di Nutrizione dell’ateneo del Massachusetts, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto uno studio prospettico di coorte condotto su oltre 90.000 adulti seguiti per quasi 30 anni. Si tratta di operatori sanitari coinvolti nei progetti di ricerca Nurses’ Health Study ed Health Professionals Follow-Up Study che al basale – cioè all’inizio della ricerca – non avevano una storia di cancro o malattie cardiovascolari. Oltre il 65 percento dei partecipanti era composto da donne e l’età media era di 56 anni.

Durante il periodo di indagine sono stati somministrati questionari alimentari per verificare il consumo di determinati alimenti. La professoressa Tessie e colleghi si sono concentrati sull’olio di oliva, valutandone la frequenza di assunzione e dividendo i partecipanti in gruppi (mai, 4,5 grammi al giorno, 7 grammi al giorno, più di 7 grammi al giorno etc etc). Nel trentennio in esame si sono verificati 4.700 decessi legati alla demenza tra i  partecipanti. Attraverso l’analisi statistica gli studiosi hanno cercato un’associazione tra il consumo di olio di oliva e la morte per demenza. Incrociando tutti i dati è emerso che il consumo quotidiano di almeno 7 grammi di olio d’oliva (all’incirca un cucchiaio) era associato a un rischio ridotto del 28% di morte correlata alla demenza rispetto al consumo assente o raro. Ciò indipendentemente dalla qualità della dieta. I ricercatori hanno anche scoperto che i partecipanti omozigoti per l’allele dell’apolipoproteina ε4 (APOE4) avevano dalle 5 alle 9 volte in più le probabilità di perdere la vita per la demenza. Una recente ricerca ha determinato che quella legata alla variante genetica APOE4 sarebbe proprio una forma specifica di Alzheimer.

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Ma come fa l’olio di oliva a proteggere dalla demenza? Gli autori del nuovo studio hanno spiegato che questo alimento “può esercitare effetti antinfiammatori e neuroprotettivi grazie al suo alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi e di altri composti con proprietà antiossidanti come la vitamina E e i polifenoli”. Si specifica che un precedente studio sulla dieta mediterranea aveva determinato che il maggior consumo di olio di oliva era più efficace nella protezione dal declino cognitivo. “Oltre alla salute del cuore, i risultati estendono le attuali raccomandazioni dietetiche sulla scelta dell’olio d’oliva e di altri oli vegetali per la salute cognitiva”, hanno chiosato la professoressa Tessier e colleghi nell’abstract dello studio. I dettagli della ricerca “Consumption of Olive Oil and Diet Quality and Risk of Dementia-Related Death” sono stati pubblicati su JAMA Network Open.

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