La denuncia arriva durante l’intervento in un podcast: “Con la ternana ho segnato e il mio portiere voleva ammazzarmi, ovviamente non ne sapevo niente”
A distanza di 20 anni Luis Jimenez porta a galla una triste verità che riguarda il suo passato: durante l’avventura in Italia ha giocato diverse partite truccate (alcune a sua insaputa) e adesso ha denunciato l’accaduto pur senza sbilanciarsi troppo sulle squadre coinvolte. L’ex giocatore, ritiratosi nel 2022 con il Club Deportivo Magallanes, ha svelato per la prima volta questo aspetto torbido della sua carriera durante il podcast Vamo a Calmarno lasciando tutti senza parole: “Ho giocato almeno tre partite truccate. Questo è accaduto in Italia, ma non posso dirvi con quale squadra”.
Jimenes ha giocato tre partite truccate
Il primo impatto per lui è stato sconvolgente. La prima partita truccata l’ha giocata totalmente all’oscuro dei fatti e stava per mettersi nei guai: “Non posso dirvi con quale squadra, ma è accaduto in Italia. Io non ne sapevo niente, in una di queste entrai e segnai e il mio portiere voleva ammazzarmi perché doveva finire in pareggio e mancavano pochissimi minuti. Lui peraltro, che fino a quel momento aveva giocato poco, voleva che finisse 0-0″.
Jimenez cita una partita in particolare risalente proprio al suo primissimo periodo in Italia: “Era la stagione 2003/2004, giocavo nella Ternana e affrontavamo l’Atalanta a Bergamo. Prima contro seconda (in Serie B, ndr), gemellaggio tra tifoserie: io mi procuro un rigore ed erano tutti disperati, compreso il mio compagno che poi lo realizzò. Uno dei dottori mi spiegò che era una partita truccata, infatti dopo due minuti l’Atalanta guarda caso pareggiò. Io ovviamente non ne sapevo niente”.
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A distanza di anni il cileno è ancora sconvolto dalla situazione che è stato costretto a vivere: “Una cosa del genere, in Cile non mi è mai successa. In Italia invece c’erano molte partite sistemate, c’era parecchia mafia. Oggi meno, anche perché molti ex calciatori e dirigenti sono stati puniti e non lavorano più nel calcio. Per me è stato veramente pesante: ero agli inizi e volevo arrivare al top del calcio italiano”.