Sono 146 gli hotel italiani che hanno ricevuto una, due o tre chiavi Michelin, premio per gli elevati standard qualitativi che offrono. Dopo Francia, Stati Uniti e Spagna gli ispettori della celebre guida si sono messi alla ricerca di quelle unicità nel servizio che rendono il soggiorno indimenticabile. Sono stati così premiati 146 hotel su oltre 500 consigliati: 8 hanno ricevuto “Tre Chiavi” Michelin, 31 “Due Chiavi” e 107 “Una Chiave”. Sono cinque i criteri usati per selezionare i premiati: eccellenza nell’architettura e nel design degli interni, l’individualità, personalità e autenticità, la qualità e solidità del servizio, del comfort e della manutenzione, la rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova per finire con la coerenza tra il prezzo e l’esperienza offerta.

Interpretare le chiavi

Un albergo che ha conquistato “Una chiave” offre un soggiorno speciale, può rompere gli schemi, offrire qualcosa di diverso o semplicemente essere uno dei migliori del suo genere. Il servizio è sempre all’altezza e offre molto di più rispetto a strutture di prezzo simile. Quello con “Due chiavi” Michelin oltre a un soggiorno eccezionale è un luogo straordinario sotto ogni punto di vista, che offre un’esperienza memorabile. Un hotel di carattere, personalità e fascino, gestito con passione e notevole cura. Il design o l’architettura di pregio e un legame forte con il territorio in cui si trova sono gli elementi che permettono di vivere un soggiorno eccezionale. All’apice ci sono le “Tre chiavi”. Qui si parla di unicità del soggiorno: il non plus ultra in termini di comfort, servizio, stile ed eleganza. Una destinazione in sé per il viaggio di una vita con tutti gli elementi per far sì che ogni soggiorno diventi davvero indimenticabile.

Il gotha delle “Tre chiavi” in Italia

Sono pochi e si contano sulle dita di due mani. Sono otto hotel unici selezionati dagli ispettori della Guida. Tra questi spiccano il JK Place Capri, un elegante boutique hotel sul mare, situato su una scogliera che domina il porto di Marina Grande. Le sue 22 camere sono firmate dall’architetto Michele Bönan in uno stile classico con tocchi country inglese, colori pastello e carte da parati a motivi geometrici. La suite Penthouse è dotata di un lungo terrazzo privato con una vista panoramica mozzafiato sul Golfo di Napoli, mentre le altre camere sono dotate di piccoli balconi fronte mare. Poco distante, in Costiera Amalfitana, Il San Pietro di Positano è abbarbicato alla scogliera e offre da ogni stanza una vista impareggiabile. Le spaziose camere sono state progettate individualmente in uno stile sobrio e di buongusto e dispongono di terrazza privata. In aggiunta alla piscina, scavata nella scogliera, la struttura dispone anche di un ascensore che dalla hall conduce alla spiaggia privata. Nel borgo medievale di Civita di Bagnoregio, Corte Della Maestà è un boutique hotel di cinque camere ricavato nell’antica residenza vescovile. Restaurato amorevolmente e arredato con la collezione di oggetti d’arte e antiquariato dei proprietari, offre un soggiorno personalizzato in un ambiente dal fascino unico. Anche il Castello di Reschio, a Lisciano Niccone, è stato oggetto di un accurato restauro da parte dei proprietari. Situato in una vasta tenuta tra le pittoresche colline dell’Umbria, questo antico castello del X secolo accoglie gli ospiti in camere e suite personalizzate e dal design impeccabile. Alcune suite occupano la sagrestia della chiesa, ma la più particolare si estende sui cinque piani dell’antica torre del castello. Con una spettacolare piscina che sembra essere scavata direttamente nel prato, gli ospiti trovano tutti i servizi del XXI secolo in un ambiente storico. A Modena, Casa Maria Luigia è un’intima casa di campagna progettata dallo chef tristellato Massimo Bottura. Le 12 camere, arredate con gusto contemporaneo e un vivace design d’interni, sono completate da giardini, una piscina, un campo da tennis e il sorprendente centro fitness che funge anche da galleria d’arte. Rosewood Castiglion Del Bosco, a Montalcino, oltre al suo ristorante stellato Michelin dispone di un orto biologico e di una scuola di cucina. Questo hotel, inserito in una tenuta agricola di 2.000 ettari che include anche un’azienda vinicola, accoglie gli ospiti in camere e suite che offrono spesso grandi terrazze, che includono così nell’esperienza di viaggio la tavolozza di colori dell’inimitabile paesaggio toscano. Infine, a Venezia Aman Venice, un palazzo rinascimentale meticolosamente conservato, propone sistemazioni di prim’ordine, che uniscono dettagli d’epoca ai comfort più moderni che si possano immaginare. Le camere migliori hanno vista sul Canal Grande porta d’ingresso del palazzo. Nella stessa città, anche Palazzo Vendramin, residenza aristocratica del XV secolo inserita nel Cipriani, a Belmond Hotel, è premiato con Tre Chiavi Michelin. Le sue camere di gusto retrò nei classici colori pastello veneziani offrono un servizio di maggiordomo privato. L’hotel propone anche una colazione eccezionale e probabilmente la più romantica del mondo.

Sono 31 gli hotel che hanno conquistato le “Due chiavi” con strutture in Campania, Toscana, Valle d’Aosta, Lazio, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Umbria e Veneto. A Roma, per esempio, c’è l’Hotel Vilon è uno dei migliori boutique hotel e mira a fornire non solo servizi e comfort alberghieri di lusso, ma anche fascino e intimità. In questa casa cinquecentesca annessa a Palazzo Borghese, ogni stanza è stata disegnata dall’architetto Giampiero Panepinto e decorata dallo scenografo Paolo Bonfini, per un effetto finale davvero cinematografico. A Firenze, i viaggiatori troveranno molte proposte alberghiere, dal Four Seasons Hotel Firenze, ospitato in un palazzo rinascimentale, a Palazzo Portinari Salviati Residenza d’Epoca, che occupa un palazzo del XV secolo nato sul sito dell’antica dimora di Beatrice Portinari, la musa di Dante. Oltre al romanticismo delle suggestioni letterarie, l’hotel offre una spa di lusso e il ristorante stellato Michelin Atto di Vito Mollica. Sempre in Toscana ecco il Borgo San Felice Resort, albergo diffuso a cinque stelle di proprietà del Gruppo Allianz che in passato è stata premiata con la Stella Rossa nel 2020 e la Stella Verde nel 2022 al Ristorante Il Poggio Rosso e ora ottiene le Due chiavi.

L’edizione 2024 della Guida

Nella Guida Michelin Italia 2024 sono presenti 526 hotel, di cui 146 hanno ricevuto una, due o tre Chiavi. Nella classifica delle Chiavi per regioni la Toscana svetta con 32 hotel, seguita dalla Campania con 18 alberghi mentre sul terzo gradino del podio troviamo il Lazio con 17 hotel. Ai piedi del podio troviamo a pari merito con 16 hotel premiati la Lombardia e il Trentino Alto-Adige. Tutti i consigli sugli hotel della Guida sono disponibili gratuitamente sul sito web e sull’app. Su queste piattaforme digitali, gli hotel consigliati possono essere prenotati direttamente. Per assistere i viaggiatori durante il loro soggiorno, la Guida mette a disposizione anche un Servizio Clienti gestito dagli esperti di viaggio della Guida. «Con questo nuovo riconoscimento, la Guida Michelin ha aperto un nuovo capitolo nel servizio che fornisce ai viaggiatori da ormai 124 anni. Con il consolidato approccio sul campo, gli ispettori della Guida Michelin hanno stilato questa nuova lista per condividere le loro migliori esperienze alberghiere in Italia – commenta Gwendal Poullennec, Direttore internazionale della guida -. Ogni struttura premiata con una, due o tre Chiavi è un gioiello gestito con talento da grandi professionisti. Utilizzando le piattaforme digitali della Guida Michelin, i viaggiatori possono filtrare la loro ricerca e prenotare gli hotel della selezione per soggiorni che ci auguriamo siano indimenticabili». Tra le altre cose la Guida Michelin ha l’ambizione di diventare la prima piattaforma indipendente al mondo per la prenotazione di ristoranti e hotel.

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