Saldi estivi al via con un “in bocca al lupo”. Il perché è presto detto: il via ufficiale alle “svendite” di fine stagione sono state precedute da una martellante campagna di sconti, promozioni e offerte speciali per i membri dei vari programma fedeltà. E così chi ha potuto ha iniziato ad acquistare nei giorni scorsi anticipando l’appuntamento di sabato con il via ai saldi in tutta Italia ad eccezione della provincia di Bolzano dove si inizierà il 16 luglio. Così, secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 203 euro – pari a 92 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,3 miliardi di euro. Oltre alle famiglie in campo ci sarà anche qualche milione di turisti che nelle prossime settimane sarà in vacanza in Italia e che potranno approfittare di queste occasioni.
«I saldi sono un momento importante per fare shopping di qualità, risparmiando e vivendo appieno la vitalità delle nostre città – premette Giulio Felloni, presidente della Federazione Moda Italia-Confcommercio -. Nonostante le difficoltà legate alla situazione internazionale, l’arrivo di 19 milioni di turisti stranieri negli aeroporti italiani offre segnali di speranza. L’estate 2025 si preannuncia come la migliore del terzo millennio in termini di turismo e auspichiamo che lo sia anche per gli acquisti nei negozi di moda. Comprare nei nostri negozi significa mantenere vivo il cuore pulsante delle nostre comunità e preservare occupazione e identità territoriale. L’andamento delle vendite durante i saldi avrà effetti importanti, influenzando di conseguenza la campagna acquisti per la prossima collezione primavera/estate 2026. Per sostenere i consumi interni e il commercio di prossimità, occorre sicuramente il ritorno agli acquisti da parte dei consumatori, ma anche il sostegno del Governo e l’impegno dei fornitori a rispettare i ruoli all’interno della filiera della moda evitando una inutile e sleale concorrenza».
Regole chiare per acquisti sicuri
Il rito degli acquisti di fine stagione segue una serie di regole chiare: eccole.
Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.