Un’occasione per celebrare la pizza a 360 gradi, dalle materie prime alle sue infinite declinazioni, fino al suo ruolo di attrazione turistica. 

Questo l’obiettivo principale della seconda edizione di Ego Pizza Festival, kermesse enogastronomica incentrata sull’alimento simbolo dell’italianità. Organizzata a Taranto il 21 e 22 marzo, è stata palcoscenico di degustazioni, showcooking e sfide all’ultima infornata. Soprattutto è stata l’occasione per presentare il primo Disciplinare della Pizza contemporanea pugliese, una serie di passi da seguire per tutelare un’eccellenza gastronomica riconosciuta a livello globale con le radici, però, ben salde nella tradizione locale.

Nato dalla volontà di fare rete dei diversi operatori del settore, il Disciplinare racchiude tutti gli ingredienti che nascono nel tacco del Belpaese per dar vita alla magia della pizza contemporanea pugliese. Elementi fondamentali con cui giocare in un caleidoscopio di possibilità, ma con un gusto sempre inconfondibile. 

L’olio EVO di Puglia, le conserve e le farine prodotte nei territori pugliesi, anche recuperando grani antichi e coltivazioni autoctone dall’alto valore nutrizionale, senza dimenticare la mozzarella DOP di Gioia del Colle. Questi gli ingredienti previsti nel progetto del Disciplinare della Pizza contemporanea pugliese, come spiega nel video uno degli chef pugliesi presenti a Ego Pizza Cristiano Taurisano.

In Italia si mangiano ogni giorno 7 milioni di pizze e ogni prodotto utilizzato per realizzarle parla di territorio, contadini, tradizione.

Oltre a sancire alcuni capisaldi, come l’utilizzo di ingredienti rigorosamente del territorio, il progetto del Disciplinare, sottoscritto da numerosi professionisti, vuole definire le modalità di lavorazione tecnica e ambientale della pizza ‘made in Puglia’ che fino a ora non erano state mai codificate. Un ‘imprinting’ che dia al prodotto ‘made in Puglia’ identità e riconoscibilità.

 

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