Domenica, la prima nave da crociera della stagione è arrivata sull’isola di Santorini  dopo lo sciame sismico di febbraio, che ha fatto deviare il flusso dei visitatori su altre isole greche e costretto la gente a fuggire sollevando preoccupazioni per l’economia locale tutta incentrata sul turismo.

E i turisti appena sbarcati si sono detti entusiasti e rassicurati dalle garanzie di sicurezza fornite dal governo, mentre gli abitanti del luogo sperano di tornare a vendere souvenir.

La Grecia, che si trova su più linee di faglia, è uno dei Paesi europei più a rischio di terremoti.

A febbraio, l’isola nel Mar Egeo è stata colpita da un intenso sciame sismico, con oltre 14.000 scosse registrate nel corso del mese. 

La terra ha cominciato a tremare a fine gennaio, concentrandosi nell’area tra Santorini e Amorgos.

Tra le scosse più significative, c’è stata quella di magnitudo 5.2 registrata l’11 febbraio a sud dell’isola di Amorgos e circa 37 km a nord-est di Santorini.

Le autorità greche hanno dichiarato lo stato di emergenza, chiuso le scuole e limitato l’accesso alle zone costiere. 

Circa 6.000 persone hanno lasciato l’isola via mare e altre 2.700 via aerea tra il 2 e il 4 febbraio.

Nonostante l’elevato numero di scosse, non sono stati riportati danni significativi. 

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