Stava passeggiando con suo papà quando è scappato ed ha iniziato a correre senza fermarsi. A raggiungerlo e a riportare il ragazzo, un 17enne affetto da autismo, due agenti dopo averlo rintracciato in tangenziale.

Il ragazzo, la sua famiglia e i due agenti, una poliziotta e un poliziotto, che lo hanno salvato in Tangenziale.

Stava camminando insieme al papà per una passeggiata, quando ha iniziato a correre senza fermarsi. E lo ha seminato. È quanto successo ad un adolescente affetto da autismo a Roma che dopo essere scappato, distanziandosi dal padre forte del suo allenamento dopo otto anni di nuoto, è arrivato in tangenziale. Spaventati, non riuscendo a rintracciarlo, i genitori hanno chiamato il numero di emergenza unico nue 112. Gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti immediatamente, rintracciando il giovane e riportandolo dalla sua famiglia.

Cosa è successo: la corsa del diciassettenne

I fatti sono avvenuti qualche giorno fa, quando A., un diciassettenne affetto da una forma di autismo, stava passeggiando insieme al papà. Ad un certo punto, però, ha iniziato a correre. In breve tempo è riuscito a distanziare il padre ed è scomparso dalla sua vista, continuando a correre. Per lui e la mamma di A. in un attimo è salita la preoccupazione. Il padre ha subito chiamato il 112 per chiedere aiuto e, non appena ricevuta la segnalazione, la centrale operativa della Questura ha immediatamente diramato una nota radio alle pattuglie presenti sul territorio per avviare le ricerche del giovane.

Il ritrovamento in tangenziale

A rintracciare il diciassettenne dopo qualche ora sono stati due agenti in servizio presso il XV Distretto Ponte Milvio: la poliziotta Federica e il poliziotto Nicola. Si sono accorti di lui in tangenziale, stava ancora correndo. A quel punto gli si sono avvicinati e hanno cercato di identificarlo. Gli hanno parlato chiedendogli le generalità del padre. Poco dopo il diciassettenne si trovava già con i genitori.

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Volevo vedere i treni“, ha spiegato prima agli agenti e poi ai genitori, Enrico e Marina, che, dopo essere tanti preoccupati, hanno ritrovato il diciassettenne che chiacchierava con i due agenti “come se fossero vecchi amici”. Il diciassettenne stava bene, era allegro e divertito. Nella sua corsa, però, ha perso una scarpa. “Vi porteremo sempre nel nostro cuore”, hanno detto A. e la sua famiglia agli agenti che l’hanno salvato, prima di fare una foto ricordo di quel momento.

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