C’è anche la cosmetica tra i settori ad aver ricevuto i riconoscimenti del Premio EY L’Imprenditore dell’anno: Davide Bollati, presidente del gruppo Davines, ha infatti ricevuto il premio Sustainable Business Model «per aver guidato l’azienda verso un approccio di crescita olistico che considera l’impatto sull’ambiente, sulle comunità e sugli stakeholder, ponendo l’etica e la sostenibilità al centro delle decisioni come fattori chiave del successo del proprio business».

Giovanna Vitelli, presidente di Azimut-Benetti ha ricevuto il riconoscimento più importante come vincitrice nazionale «per aver saputo indirizzare l’azienda, non solo alla crescita per dimensioni e profittabilità, ma per aver anche ispirato cambiamenti tecnologici, progetti incentrati sulla sostenibilità, sul benessere dei dipendenti e sulla responsabilità sociale d’impresa».

Giunto alla sua XXVII edizione, il riconoscimento è riservato a imprenditori italiani alla guida di aziende con un fatturato di almeno 40 milioni di euro che sono riuscite a rinnovarsi contribuendo in modo significativo alla crescita economica, ambientale e sociale del Paese, dimostrando inedite capacità di trasformazione, innovazione e impegno verso la sostenibilità in un periodo caratterizzato da importanti sfide e continui cambiamenti.Questo spirito si riflette anche nella nuova strategia di rebranding EY denominata ‘’All In’’ che punta a consolidare la crescita grazie a investimenti in trasformazione tecnologia, sostenibilità e managed services, continuando a fornire servizi di audit di alta qualità. La strategia è riassunta in una nuova tagline “Shape the future with confidence”, che rafforza, approfondisce e definisce la modalità con cui EY continua a realizzare il proprio purpose “Building a better working world”.

Gli altri sei vincitori – oltre a Bollati – sono: Alessandro Zucchetti (Zucchetti) in Family Business; Matteo Storchi (Comer Industries) in Global Growth; Chiara Pertosa (Sitael) in Innovation; Massimo Scagliarini (GVS) in Italian Manufacturing Excellence; Stefano Cappello, Giovanni Cappello ed Enrico Noseda (Limenet) per il Premio Startup; Paolo De Nadai (WeRoad) per il Premio Scaleup. Menzione Speciale EY “un secolo di eccellenza” assegnata a cinque realtà (Bianchi Industrial, I.CO.P, Molino Spadoni, O.M.S. Saleri, Orsolini Amedeo) le cui storie sono radicate in oltre un secolo di eccellenza e tradizione.

«Grazie al nostro Premio celebriamo ogni anno le eccellenze dell’imprenditoria italiana, che contribuiscono a guidare lo sviluppo economico, sociale e ambientale del Paese – dichiara Massimo Meloni, EY Italy Private Leader and Italy Audit & Assurance Market Leader -. Sono orgoglioso di annunciare le vincitrici e i vincitori delle diverse categorie, che hanno dimostrato straordinarie capacità di innovazione, impegno verso la sostenibilità e visione strategica. Le loro storie riflettono la dinamicità e la capacità innovativa del nostro tessuto imprenditoriale, ispirando le future generazioni. La cerimonia di premiazione è il culmine di un percorso che, come EY Private, abbiamo avviato con un Roadshow che ha fatto il giro d’Italia, valorizzando le eccellenze imprenditoriali dal Nord, passando per il Centro e poi al Sud, testimoniando il costante impegno nel supportare la crescita e la trasformazione delle imprese».

Condividere.
Exit mobile version