Il bonus verde 2024 è riconosciuto per interventi straordinari su giardini, terrazze e tetti verdi. Previsto uno sgravio fiscale del 36% per una spesa massima di 5mila euro, da effettuare con “bonifico parlante”.

Chi con la primavera intende apprestarsi alla sistemazione del giardino fino al 31 dicembre 2024 può fruire del cosiddetto Bonus verde, prorogato fino all’ultimo giorno di quest’anno dalla Legge di Bilancio 2022. L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 36% – in 10 rate annuali di pari importo – sulle spese sostenute per gli interventi straordinari di sistemazione di terrazzi e giardini. Il bonus è riconosciuto per un massimo di spesa pari a 5mila euro per unità immobiliare, da effettuare con pagamento tracciabile attraverso “bonifico parlante”. Pertanto, a fronte di una spesa di 5mila euro, la spesa sarà rimborsata di 1.800 euro, in dieci rate da 180 euro.

A chi è rivolto il bonus verde 2024 e quando scade

L’incentivo fiscale per terrazzi e aree verdi è accessibile non solo ai proprietari degli immobili, come accade per alcuni bonus, ma anche ad affittuari o comodatari. Unica prerogativa è il possedimento o la detenzione dell’immobile sulla base di un titolo idoneo. Oltre ai proprietari di una singola unità immobiliare, possono usufruire del bonus anche i singoli condomini intenzionati ad eseguire lavori su parti comuni esterne del condominio. Se si ha in progetto di effettuare lavori sia sulla propria abitazione sia sulle parti comuni di edifici condominiali, l’importo massimo di spesa sarà di 5mila euro in entrambi i casi. Il Bonus verde, che inizialmente era previsto solo fino al 2021, sarà usufruibile fino al 31 dicembre 2024.

Come ottenere il bonus: istruzioni e documenti

Il bonus è ottenibile solo se ci si rivolge a personale specializzato per gli interventi sugli spazi verdi. L’intervento deve essere certificato con il rilascio di una ricevuta fiscale da parte della ditta che ha eseguito i lavori. È inoltre obbligatorio produrre un’autocertificazione in cui siano indicate le somme totali delle spese portate in detrazione, che andranno specificate anche nel quadro E del modello 730 dell’anno in cui sono state sostenute, con il codice 12.

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Quali sono i lavori che rientrano nel bonus verde 2024

Gli interventi per cui è previsto il bonus sono tutte quelle finalizzate alla creazione dei nuovi spazi verdi, come ad esempio quelle necessarie per trasformare un’area incolta o un cortile in un giardino o la risistemazione totale di un giardino con nuove aiuole. La misura è utilizzabile anche per la progettazione di nuovi spazi verdi, per la realizzazione di giardini pensili e coperture a verde della casa, ma anche di box e garage. Inoltre è possibile ottenere il bonus anche per il miglioramento degli impianti di irrigazione e per la realizzazione di nuovi pozzi. È infine possibile ottenere il bonus anche per l’acquisto di nuove fioriere in cemento da installare in terrazzo per la collocazione di piante e arbusti: l’intervento non deve tuttavia essere parziale, ma al contrario deve riguardare l’intera sistemazione a verde del terrazzo in maniera stabile. Nel bonus rientra anche la realizzazione di pergolati (coperture a verde) di giardini pensili.

Cosa è escluso dall’agevolazione

L’incentivo fiscale è valido solo per gli immobili ad uso abitativo. Sono quindi esclusi negozi o uffici. Infine per gli immobili ad uso non abitativo con utilizzo promiscuo, cioè sia abitativo che d’ufficio, il beneficio riconosciuto è pari alla metà. Non rientrano tra gli interventi beneficiari del bonus le opere di manutenzione ordinaria di giardini già esistenti, quindi lavori che non apportino nulla di nuovo. La misura nasce infatti per sostenere le spese straordinarie.

Modalità di pagamento e bonifico parlante

Per accedere alla detrazione, infine, è necessario che i pagamenti siano tracciabili, attraverso l’esecuzione di un “bonifico parlante“. I pagamenti, infatti, per essere passibili di detrazioni, devono essere eseguiti attraverso un sistema (bonifico bancario o postale) che tenga traccia di: causale del versamento; codice fiscale del beneficiario della detrazione; numero di partita iva o codice fiscale del soggetto a cui viene indirizzato il bonifico.

Al contrario di altre agevolazioni come l’Ecobonus o il Superbonus 110%, per il bonus verde non è prevista la possibilità di applicare la cessione del credito o lo sconto in fattura, come del resto neanche ulteriori adempimenti. L’unico modo per usufruire del rimborso fiscale è attraverso lo sgravio diretto dell’imponibile Irpef.

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