L’Agenzia delle Entrate ha chiarito con una circolare le nuove regole per il bonus Natale da 100 euro che sarà erogato con la tredicesima. La platea allargata include tutti coloro che hanno un figlio a carico, ma il bonus non si può cumulare per entrambi i genitori. Per ottenere la somma bisogna presentare un’autocertificazione che conferma il rispetto dei requisiti.

Si avvicina l’erogazione del cosiddetto bonus Natale, che vale 100 euro netti per chi ha lavorato tutto l’anno e rispetta i requisiti. L’Agenzia delle Entrate, con una apposita circolare, è intervenuta per chiarire tutti i dubbi sulle novità. La somma spetta ai lavoratori dipendenti (non ai pensionati) che hanno un reddito sotto i 28mila euro quest’anno, hanno capienza fiscale e hanno un figlio a carico. La nuova platea allargata ha incluso anche i genitori single e le coppie di fatto, ma c’è un nuovo paletto: se tutti e due i coniugi o comunque tutti e due i componenti della coppia rispettano i requisiti, solo uno può fare domanda e ricevere i soldi.

La richiesta va presentata con un’autocertificazione che attesta il rispetto di tutti i requisiti. Chi l’ha già consegnata, ha specificato l’Agenzia, non deve presentarne un’altra a meno che non serva aggiungere il codice fiscale del coniuge o convivente. Per i dipendenti pubblici, invece, c’è una procedura apposita online con scadenza fissata al 22 novembre.

Chi può ottenere il bonus Natale da 100 euro con le nuove regole

Per quanto riguarda i beneficiari del bonus, l’Agenzia ha chiarito che i nuovi requisiti più permissivi permettono a molte più persone di fare domanda. Sono inclusi, infatti, tutti i dipendenti con almeno un figlio a carico, a prescindere che siano sposati, separati, divorziati, conviventi o una famiglia monogenitoriale. Si possono dimenticare tutte le distinzioni tra coppie di fatto, genitori single e nuclei monogenitoriali.

Bonus Natale 2024 in scadenza per gli statali, come fare domanda per i 100 euro e entro quando

È utile ricordare che un figlio è considerato ‘a carico’ se ha meno di 24 anni e ha un reddito al di sotto dei 4mila euro all’anno lordi, oppure ha più di 24 anni e un reddito sotto i 2.840,51 euro.

Con questo allargamento arriva però anche una stretta. In una coppia – che si tratti di due persone sposate, legate da unione civile o conviventi – solo uno dei due potrà ricevere il bonus Natale. Anche se entrambi rispettano tutti i requisiti, il beneficio non sarà cumulabile. Se due persone non sono coniugate e non sono conviventi (ad esempio due ex coniugi divorziati), ma hanno entrambi un figlio a carico, possono fare domanda tutti e due.

Non cambiano invece i requisiti economici. Per fare richiesta bisogna avere un reddito complessivo nel 2024 non superiore a 28mila euro. In più serve avere capienza fiscale, quindi l’Irpef lorda deve essere più alta della detrazione da lavoro dipendente.

Come fare domanda per avere il bonus

Per avere accesso ai 100 euro insieme alla tredicesima, i dipendenti pubblici devono seguire una procedura a parte con scadenza venerdì 22 novembre, alle ore 12. Tutti gli altri, invece, devono presentare una autocertificazione al proprio datore di lavoro.

All’interno bisogna confermare di avere tutti i requisiti indicati finora: reddito, capienza fiscale e figlio a carico. Poi bisogna indicare i codici fiscali sia dei figli a carico, sia del proprio coniuge o convivente. Infatti, a causa delle nuove regole, l’autocertificazione deve specificare anche che il coniuge o convivente non è beneficiario del bonus.

Chi ha già presentato la domanda, prima che le regole cambiassero, non è tenuto a farlo di nuovo. L’unica eccezione è se nella richiesta precedente non c’era il codice fiscale della persona coniuge o convivente. In quel caso, bisogna fare una nuova autocertificazione aggiungendo che l’altra metà della coppia non è beneficiaria del bonus.

Quando arrivano i 100 euro e cosa succede se si fa domanda troppo tardi

Per chi fa domanda in tempo, il bonus da 100 euro netti – che diminuisce per chi ha lavorato meno di 12 mesi durante l’anno, perché è calcolato in proporzione ai giorni lavorati – arriverà insieme alla tredicesima mensilità. Per i dipendenti privati non c’è una scadenza unica da rispettare, ma saranno le singole aziende a stabilire eventualmente quale sia il termine ultimo per presentare la richiesta.

Nel caso in cui si sforassero i termini per la consegna, ci sarà comunque occasione di ottenere i 100 euro. Lo si potrà fare il prossimo anno, nella dichiarazione dei redditi. Qui, chi aveva diritto al bonus ma non l’ha ottenuto potrà richiederlo e averlo come rimborso fiscale.

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