Storie Web venerdì, Dicembre 20
Notiziario

La prudenza paga. E il contesto generale caratterizzato dall’avvio dei tagli dei tassi da parte della Bce dà una mano.

Nelle ore in cui la legge di bilancio arriva a concludere la tappa cruciale di Montecitorio, l’Ufficio parlamentare di bilancio aggiorna i propri calcoli sul debito pubblico, offrendo buone notizie per le prospettive dei conti italiani. Perché il giudizio dei mercati sulla politica economica italiana riassunto dei miglioramenti dell’outlook nell’ultima tornata dei rating e l’azione di forbice, pur moderata, messa in campo dalla Banca centrale europea hanno tagliato di una ventina di punti lo spread rispetto ai livelli di inizio ottobre e hanno tenuto a bada i rendimenti dei titoli di Stato. Al punto che in base ai modelli previsionali dell’Autorità parlamentare sui conti le cedole dei BTp dovrebbero mantenersi 30 punti base sotto le previsioni del Piano strutturale di bilancio in tutti gli anni fra il 20205 e 2029.

Tradotte in pratica, queste dinamiche significano meno spesa per interessi passivi, con un risparmio cumulato nei prossimi cinque anni che l’Upb calcola in 17,1 miliardi di euro. Dal freno agli interessi dovrebbe arrivare un miglioramento dello 0,1% di Pil all’anno ai saldi di finanza pubblica del 2025-27, poi lo scarto in positivo dovrebbe allargarsi a due decimali nel biennio successivo. Un cuscinetto in più, utile nel caso in cui la crescita dovesse rivelarsi meno vivace dell’ambizioso +1,2% messo in programma per il prossimo anno.

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