Storie Web giovedì, Dicembre 12
Notiziario

La Cina ha attualmente circa 90 navi della marina e della guardia costiera nelle acque vicino a Taiwan, alle isole giapponesi meridionali e ai mari della Cina orientale e meridionale, di cui circa due terzi di tipo militare. 

Lo riporta Reuters citando un alto funzionario della sicurezza taiwanese, secondo cui la portata dello spiegamento è maggiore delle due grandi manovre cinesi del 2024, ‘Joint Sword2024-A’ e ‘Joint Sword 2024-B’. 

In questo contesto, la guardia costiera taiwanese ha dichiarato lunedì che sette navi dell’omologo corpo cinese hanno effettuato “provocazioni in zona grigia” nelle prime ore del giorno.

Le immagini video e fisse rilasciate dalle autorità di Taipei mostrano le navi identificate come 2901 e 1301 della guardia costiera cinese osservate da vicino dal personale della guardia costiera di Taiwan. 

L’esercito dell’isola ha istituito un centro di risposta alle emergenze e ha innalzato il livello di allerta lunedì, affermando che la Cina ha istituito sette ‘aree riservate temporanee’ di spazio aereo fino a mercoledì a est di Fujian e Zhejiang e ha inviato flotte navali e imbarcazioni nelle acque intorno all’isola. Un segnale di possibili manovre, secondo il ministero della Difesa di Taiwan.

Il ministero della Difesa cinese non ha risposto a una richiesta di commento della Reuters.

Le ‘aree riservate temporanee’ dello spazio aereo sono zone temporaneamente a volo limitato perché assegnate a un utente specifico durante un periodo di tempo stabilito, malgrado altri soggetti possano transitare ma sempre con il permesso dei controllori, in base alle norme internazionali.

“Per la prima volta stanno prendendo di mira l’intera catena di isole”, ha notato la stessa fonte, riferendosi a un’area che va dal Giappone a Taiwan, alle Filippine e al Borneo, che racchiude i mari costieri della Cina: “Lo scopo è “un’intimidazione militare totale per controllare la parte interna della catena di isole”.   

L’esercito di Taiwan ha annunciato oggi di aver attivato le sue “esercitazioni di prontezza al combattimento” in posizioni strategiche e le sue navi della marina e della guardia costiera stanno monitorando attentamente le attività militari cinesi.

“Qualsiasi azione unilaterale, irrazionale e provocatoria potrebbe danneggiare seriamente la pace e la stabilità nell’Indo-Pacifico e ciò non sarà gradito dalla comunità internazionale”, ha messo in chiaro una nota del ministero della Difesa di Taiwan.

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